SK 21 - A fr. Alfonso Kolbe, Cracovia Roma, dopo il 26 IX 1918 1
S.l.G.C.! M.I. Carissimo Fratello Alfonso! Fino a questo momento non sapevo neppure quale fosse il tuo nome [di religioso]; l'ho appreso finalmente in questi giorni dalla lettera che (dopo tre anni, durante i quali non ho avuto alcuna notizia) mi è giunta dalla Mamma. Il Signore Iddio e la Vergine santissima ti benedicano sempre, in tutto. La Mamma mi ha scritto che hai emesso i santi voti già da due anni; tra un anno quindi emetterai la professione solenne. Sempre dalla Mamma ho saputo che hai già ricevuto gli ordini minori. Sia benedetto il Signore Iddio per tutto quello che ha fatto in te ed anche la nostra Mammina Immacolata, per le mani della quale ci vengono dal cielo tutte le grazie. Offriti interamente a Lei che è la nostra ottima Mammina celeste, ed in tal modo potrai superare facilmente tutte le difficoltà e... diventerai santo, un grande santo: questa è la sola cosa che ti auguro di tutto cuore. Si può dire che tutti i santi sono opera della Vergine santissima e la devozione particolare a Lei è una loro caratteristica comune. Inoltre, il nostro Ordine ha la fortuna di essere sotto la sua protezione particolare, sotto il titolo che Ella predilige in grado sommo e con il quale ha voluto chiamarsi a Lourdes: “Immacolata Concezione”; perciò invochiamola spesso con questo titolo. Incominciando dal Padre s. Francesco e da s. Bonaventura, la devozione all'Immacolata Concezione è stata una caratteristica particolare del nostro Ordine; poi Duns Scoto e la scuola francescana hanno difeso questo suo privilegio, a Lei tanto gradito, finché si è giunti alla solenne definizione del dogma dell'Immacolata Concezione 2. Pertanto, questo è il filo d'oro del nostro Ordine e, forse, anche l'inizio del rinnovamento della nostra corrotta società, perché di Lei è stato detto: “Ipsa conteret caput tuum” [Gen 3, 15] e “Omnes haereses sola interemisti in universo mundo” [dall'ufficio della Madonna]. Preghiamo spesso, quindi, con le parole di Duns Scoto: “Dignare me laudare Te, Virgo sacrata; da mihi virtutem contra hostes tuos”, e prepariamoci alla lotta contro satana, il mondo e... noi stessi - per salvare e santificare la nostra anima e il maggior numero possibile di altre anime - prepariamoci a soffrire e a lavorare; ci riposeremo dopo la morte. Preghiamo insieme anche per il povero Franco, affinché presto divenga anche lui religioso. Iddio può tutto e l'Immacolata non rifiuta nulla ai peccatori. Sempre tuo affezionato fratello fr. Massimiliano M. Kolbe Mando anche a te la benedizione del santo Padre. Rispondi quanto prima, se puoi. [Allegato] (Per fr. Alfonso)
Figura 1scritto originale di P. Kolbe
MILIZIA DELL'IMMACOLATA 3 “Ella schiaccerà la tua testa” (Gen 3, 15). “Tu sola tutte dissipasti le eresie nell'intero mondo” [ufficio della Madonna]. I - Scopo Procurare la conversione dei peccatori, degli eretici, degli scismatici ecc., in particolar modo dei massoni; e la santificazione di tutti, sotto il patrocinio e per la mediazione della B.V.M. Immacolata. II - Condizioni 1) Totale offerta di se stesso alla B.V.M. Immacolata, mettendosi come istrumento nelle immaculate Sue mani. 2) Portare la “Medaglia Miracolosa”. III – Mezzi 1) Supplicare possibilmente ogni giorno l'Immacolata con questa giaculatoria: “O Maria concepita senza peccato, pregate per noi che a Voi ricorriamo, e per tutti quelli che a Voi non ricorrono, ed in special modo per i massoni”. 2) Usare tutti i mezzi legittimi secondo la possibilità nei diversi stati e condizioni di vita, nelle occasioni che si presentano: il che si lascia allo zelo ed alla prudenza di ciascuno; il mezzo poi speciale sia la diffusione della medaglia miracolosa. V. Concedimi (concedici) di lodarti, o Vergine santissima. R. Dammi (dacci) forza contro i tuoi nemici. (NB. - Amatissimo Fratello Alfonso, se il p. Maestro [Czeslaw Kellar] te lo permette, potresti tradurre in polacco questo foglietto e diffondere l'associazione4. Però, tutto conforme alla santa obbedienza, perché in essa è la Volontà di Dio e la nostra santificazione).
Nota 21.1 Questa lettera era allegata alla n. 19.
Nota 21.2 Il dogma dell'Immacolata Concezione fu definito da Pio IX nel giorno 8 XII 1854, con la bolla Ineffabilis Deus.
Nota 21.3 Il testo del primitivo statuto della M.I. è in latino: qui è riprodotta la traduzione italiana o piuttosto il testo autentico preparato da p. Massimiliano nell'ottobre 1917; l'originale è conservato nell'archivio di Niepokalanòw. Per il testo latino si veda la lettera seguente (SK 22).
Nota 21.4 Per il momento fr. Alfonso non accolse l'invito a tradurre e a collaborare. Lo confessa egli stesso in Notatki o M.I. [Appunti sulla M.I.], p.4: p. Massimiliano “agli inizi del 1919 mi spingeva con le sue lettere ad iscrivermi alla Milizia, ma avevo paura di incominciare e del resto non comprendevo lo spirito dell'associazione, perciò lo pregai di attendere fino al suo ritorno”.
Milizia Dell'Immacolata di Sicilia